La storia

Tutto è iniziato oltre un secolo fa, quando intorno alla seconda metà dell’Ottocento Francesco Sironi originario di Briosco in Brianza (dove l’arte della filatura della seta aveva un’antichissima tradizione), acquistò la filanda di Tortona dalla Banca Fiorentina Industriale Serica per avviare un’attività di produzione di filati.

Il commercio dei filati di seta era un settore trainante dell'economia del Piemonte e, dal Seicento fino ai primi decenni del Novecento, grazie alle innovazioni tecniche sviluppate e soprattutto al coinvolgimento della popolazione che lavorava all’interno degli opifici, l'allevamento dei bachi da seta era divenuta un’attività importante anche per l’economia tortonese.

II complesso immobiliare acquistato da Francesco Sironi conteneva oltre agli edifici per la produzione anche la residenza che oggi conosciamo come Casa della Seteria Sironi.
Un tempo l’area era stata in larga parte occupata dal grandioso convento di Santa Chiara, appartenente all’ordine francescano e fondato nel XIII secolo. Dopo la soppressione nel 1802 di tutti i monasteri cittadini operata da Napoleone Bonaparte, il convento venne smembrato tra diversi proprietari e nel tempo completamente demolito. Si salvò solo la parte posta nell’area nord (via Calcinara) divenuta poi la dimora della Famiglia Sironi.

I restauri che hanno interessato nel tempo Casa della Seteria Sironi hanno rispettato le linee essenziali del manufatto che rivela ancora oggi tracce dell’antica origine. Nel 2016 è iniziato un nuovo cantiere di recupero e restauro conservativo: il progetto architettonico si è concentrato sulla necessità di preservare l’autenticità del manufatto e nello stesso tempo di garantirne la conservazione nel tempo e la fruibilità da parte del pubblico.